Accademia del Tempo
Per il programma 2025, Carovana SMI rafforza il proprio impegno nella valorizzazione della creatività emergente italiana, attraverso azioni mirate che favoriscono il confronto e la costruzione di buone pratiche, oltre al consolidamento di reti collaborative a livello regionale, nazionale e internazionale mirate alla formazione, allo scambio multiculturale e all’inclusione.
Carovana SMI porta avanti il progetto L’Accademia del Tempo 2025 – 2027 in continuità con il triennio precedente e si ricollega ad alcuni obiettivi elaborati nei primi progetti triennali presentati al MiBACT e MiC. Il prossimo triennio ci permetterà di riflettere creativamente e operativamente sull’esperienza maturata in questi 10 anni di programmazione triennale sostenuti dal Ministero per le Azioni Trasversali, linea Danza e Coesione Sociale.
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Valorizzazione della creatività emergente italiana
Tra le iniziative in programma, Carovana SMI pone in primo piano i programmi di mobilità, le residenze artistiche e i processi di creazione partecipata, come:
- “Orchestrating Spaces” un progetto di ricerca coreografica e accessibilità virtuale, ideato da Giovanna Rovedo e Sharon Estacio – col sostegno del programma PERFORM EUROPE – che nel 2025 attraverserà Finlandia, Svezia e Italia coinvolgendo la Compagnia Atacama di Roma, Vitlycke – CPA, TAIKABOX e Carovana SMI, creando un ponte tra le comunità rurali nordiche e quelle urbane del Mediterraneo;
- Carovana SMI accompagnerà il lavoro di tre artisti emergenti italiani – Silvia Bandini, Marco Caredda e Ilaria Melis – in un processo di creazione multidisciplinare che integra danza, teatro, musica e pittura, all’interno del progetto ISLAND CONNECT II di Sardegna Teatro TRIC;
- la collaborazione con la realtà albanese di Art Kontact quest’anno ci consete di ampliare la ricerca della giovane danzatrice Giulia Cannas, che a giugno svolgerà una residenza coreografica e autobiografica per il progetto “Alba”, in cui il corpo si fa storia, raccogliendo tra le pieghe della pelle l’eredità di tue terre, la Sardegna e l’Albania.
La storia della danza come lascito alle nuove generazioni
Convinti dell’importanza della memoria come patrimonio da divulgare e tramandare, Carovana SMI articola per il 2025 il ciclo “Storia e culture della danza”, un programma di seminari e incontri sui fenomeni della danza nazionale e mondiale, contemporanea e tradizionale. L’obiettivo è quello di innescare una riflessione su come possiamo agire nel presente l’eredità che ci arriva da una complessa stratificazione di codici, linguaggi diversi che compongono una delle discipline più effimere che siano state espresse ed elaborate.
Il modulo comprende azioni di disseminazione delle ricerche e produzioni artistiche che Carovana SMI conduce dal 1996, con la direzione artistica di Ornella D’Agostino in collaborazione con esperti internazionali come l’antropologo francese George Lapassade; approfondimenti sulle danze etniche e riti di trance del Mediterraneo, sulla cultura hip hop, documentazione ed elaborazione delle danze in transito attraverso i fenomeni migratori.
Marginalità e progetti per l’inclusione sociale
Si rinova il modulo InDifferenze, già ben avviato nel 2024, a favore dell’inclusione di artisti con disabilità e marginalità sociale. Questo sottolinea l’impegno di Carovana nel garantire la continuità dei progetti, per rinforzare fiducia e maturazione delle esperienze; la multidisciplinarietà, nei processi di risanamento e rigenerazione sociale, è la condizione che ci permette di partire dalle abilità/esperienze/desideri che i partecipanti portano con sé, per poi progressivamente ampliare i percorsi verso laboratori sul linguaggio del corpo, spesso più vulnerabili e limitati.
Un programma che articola diverse attività, organizzate in collaborazione con l’associazione La Casa nell’albero e A.S.A.R.P. – Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica – a favore della coesione con persone che soffrono di marginalità per diverse abilità fisiche, generazionali e culturali. Anche nel 2025 sono coinvolti artisti come la coreografa Marta Bellu insieme alla musicista Agnese Banti e alla performer Laura Lucioli, autrici dello spettacolo “I Versi delle Mani”, presentato nel 2024 a Cagliari, che ha suscitato un forte interesse nel pubblico sardo tanto da scegliere di organizzare un percorso formativo con continuità nei prossimi 3 anni in collaborazione con altri partner in Sardegna e di provenienza nazionale ed internazionale.
Le iniziative di Carovana SMI si collegano con coerenza ai progetti Lucignoli e RICERCA & REPERTORIO, di cui è partner dal 2024, già selezionati e sostenuti dal MIC con il bando speciale per l’inclusione degli artisti disabili (capofila Compagnia Animali Celesti) in modo da dare continuità e sostenibilità nel tempo ai processi stimolati nell’anno precedente.
O.V.E.R. ART – Osservatorio Verso Esperienze Rigenerative d’ARTe
O.V.E.R.ART è un modulo del programma AdelT 2025 dedicato alla valorizzazione del patrimonio di esperienze e competenze nel settore della danza, promuovendo un dialogo intergenerazionale e professionale tra artisti emergenti, figure affermate e professionisti la cui carriera non ha trovato una piena affermazione in termini di notorietà, ma che rappresentano un importante bagaglio di conoscenze tecniche, interpretative e creative.
Il progetto mira a creare spazi di confronto, trasmissione e co-creazione, favorendo la condivisione di saperi tra generazioni e percorsi professionali differenti. Attraverso incontri, laboratori e sessioni di mentoring, O.V.E.R. ART sostiene l’evoluzione artistica e professionale dei partecipanti, valorizzando le diverse traiettorie e contribuendo a un ecosistema più inclusivo e sostenibile per la danza e le arti performative.
Fa parte del modulo la proposta di Francesca Lacava (Gruppo e-Motion ETS), che porta avanti lo Sharing di pratiche contemporanee – Progetto di condivisione di pratiche del corpo, che partirà a maggio con incontri a cadenza mensile, in un programma che vuole favorire lo scambio di pratiche e conoscenze tra i danzatori residenti in Sardegna e quelli che, per scelta di vita o professionale, risiedono fuori dall’Isola o all’Estero, creando nuove opportunità professionali e possibili future collaborazioni.
Nel programma è compreso anche l’ultimo progetto del coreografo di fama internazionale Enzo Cosimi, THE GARDEN: concepito come un giardino, come un contesto di incontro e dialogo con e per persone anziane, professioniste e non, The Garden vuole recuperare la memoria dei giochi antichi e del passato recente. La ricerca di Enzo Cosimi approderà in Sardegna nel mese di settembre, per una residenza artistica che coinvolgerà la popolazione e gli artisti locali, con l’elaborazione di una performance di natura partecipativa, che indaga, attraverso una dimensione coreografica e installativa, i temi del gioco e della memoria.