Accademia del tempo 2022
Accademia del tempo. Osservatorio della contemporaneità.
Il 15 settembre 2021 Carovana SMI ha lanciato il nuovo progetto pluriennale L’accademia del tempo – Osservatorio della Contemporaneità, un percorso di indagine transdisciplinare in_formazione, che opera attraverso l’utilizzo di strumenti interpretativi di natura artistica, filosofica, economica, scientifica, per riflettere sui processi di trasformazione dei linguaggi e delle estetiche della contemporaneità. Mette in campo forme di scrittura multidisciplinare di auto narrazione, per il confronto intergenerazionale, sull’attraversamento del Tempo, a partire dalla cesura irriducibile con il passato per contribuire a generare futuri possibili e desiderabili.
L’obiettivo di Carovana SMI è quello di osservare e ascoltare le necessità delle comunità sul territorio, da quello urbano a quello rurale, per raccogliere e dare nuova vita alle istanze locali. Il territorio sardo, che custodisce un grande valore paesaggistico e storico, è connotato anche da dinamiche di spopolamento, mancanza di imprenditoria e fuga dei giovani. L’Accademia del Tempo si propone come osservatorio attivo e propulsivo della contemporaneità, che provoca rotture percettive, comportamentali, seppur organizza e stimola processi di coesione sociale e culturale.
In uno scenario globale in cui la condizione pandemica e di emergenza sanitaria ci allontana e ci isola, si riporta al centro il corpo, la sensorialità, l’empatia, l’arte partecipata alla comunità, la cura del sé e del pubblico/persona verso cui andare per ripartire, riaprire gli spazi dell’incontro e dello scambio, ritornare ad essere artisti della mobilità, dello spostamento dal vecchio al nuovo mondo. Mobilità per attraversare territori sconosciuti, paesaggi sociali e ambientali che pongono le stesse urgenze di un “non ritorno” al “come prima”, di affinare capacità di ascolto, di lettura, di decifrare imprevedibili segni che emergono da cesura e discontinuità nel tempo e nello spazio e che ci lanciano in paradigmi di senso ancora non assimilabili a quanto riconoscibile del passato.
Non è solo un progetto, vorrebbe essere uno specchio del tempo che va ricomposto e riconfigurato a seconda dei territori di provenienza e di quelli che si incontrano nei viaggi, in una sinfonia di suoni, a volte stridenti, a volte assenti. Il vuoto, il silenzio, l’assenza, concetti chiave dell’arte, sono oggi nella realtà delle persone immerse nello shock della perdita di riferimenti e prospettive. Per gli artisti il tempo è quello del connettere l’esercizio di stile con la ricerca di risposte concrete alla vita estrema che ci troviamo ad affrontare nel qui ed ora, vicini e lontani. Il valore della mobilità, per sviluppare relazioni, imparare ad essere professionisti della performance nel mondo e non solo a casa, non può prescindere dal comprendere il tempo che ci attraversa, di assimilarlo, digerirlo per sentirci insieme, non solo nel subire gli effetti nefasti di una epidemia inaspettata, ma per superare barriere autoreferenziali e volare alto, sviluppare visioni d’insieme, capaci di cogliere i dettagli che fanno la differenza tra le storie delle persone e dei luoghi, per navigare in contesti diversi dove in tanti aspirano ad essere partecipi di un movimento di riconfigurazione del presente e del futuro, ristabilendo la dignità del passato.
Il programma comprende anche azioni di aggiornamento delle competenze, coinvolge maestranze della filiera dello spettacolo altamente qualificate (registi, compositori, musicisti, dj, radio e media programmatori e managers, video e film makers, light/ sound/ informatic/graphic designers, danzatori, performer, coreografi, scrittori, attivisti) e giovani artisti, con spiccati talenti nella produzione transdisciplinare e di provenienza culturale diversa. Valorizza Culture Migranti in transito, la Poetica della sensorialità, i Tempi lenti per apprezzare e gustare le esperienze, le relazioni, il contatto con i luoghi, l’immaginario e la memoria.
La ricerca-azione di questo nuovo programma, prevede la realizzazione di seminari, gruppi di studio e di lavoro sui temi specifici del progetto, intrecciati con momenti di ricerca attiva volta anche alla produzione di atti performativi e azioni artistico-culturali.
L’Accademia del Tempo si dota di altri strumenti:
- Stazione di Transito, un luogo a Cagliari ma anche un progetto di innovazione sociale, studio di fattibilità d’impresa solidale, per la rigenerazione urbana, sostenuto da Sardegna Ricerca con il programma CambiaMenti
- Stazione di Transito P.R.M. (Performing Radio Multiculturale), la nuova produzione multimediale di Carovana SMI, attraverso il gioco della radio dal vivo e sul web.
Stazione di Transito quindi è un luogo a Cagliari, è itineranza fluida tra luoghi diversi, comunità multiculturale in espansione; è anche dispositivo multimediale di comunicazione, un programma di format artistici e mediatici innovativi, modulari, multidisciplinari e multimediali, drammaturgie/palinsesti in continua evoluzione, da presentarsi in spazi anche non convenzionali, dove la performance viaggia tra il food truck e la terrazza di Cagliari per eventi di radio cooking.